Coordinate: 44°35′39.5″N 9°45′55.2″E

Chiesa di San Michele Arcangelo (Bardi, Gravago)

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Chiesa di San Michele Arcangelo
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàMonastero di Gravago (Bardi)
Indirizzostrada comunale della Bré snc ‒ Monastero ‒ Bardi (PR)
Coordinate44°35′39.5″N 9°45′55.2″E
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Michele Arcangelo
Diocesi Piacenza-Bobbio
Consacrazione1902
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneseconda metà del XVII secolo
Completamento1902

La chiesa di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche situato in località Monastero di Gravago, frazione del comune di Bardi, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio.

Sul luogo della chiesa attuale fu edificato nel VI secolo un monastero di benedettini dedicato a san Michele Arcangelo, con chiesa annessa; a difesa della struttura e della zona fu successivamente costruito il castello.[1]

Risale al 744 il primo documento che attesti l'esistenza del cenobio, rientrante con altri 4 monasteri piacentini nel privilegio del re dei Longobardi Ildebrando.[2]

Nel 1579 i locali del monastero furono trasformati nella canonica della chiesa adiacente, che fu completamente ricostruita nella seconda metà del XVII secolo in stile barocco.[3]

Negli anni seguenti il tempio fu modificato a più riprese, conservando solo l'abside dell'edificio seicentesco. Nel 1718 furono completati i lavori di ampliamento, che raddoppiarono le dimensioni della struttura originaria. Intorno alla metà del secolo furono innalzati la facciata e il campanile, mentre le sei cappelle e gli altari furono aggiunti tra il 1760 e il 1774.[3]

Nel 1870 fu sopraelevata la torre campanaria con la costruzione della cuspide.[3]

Nel 1902 la chiesa fu ristrutturata e la facciata fu modificata con l'aggiunta del portale centrale neobarocco, dei capitelli corinzi e delle statue nelle nicchie. Al termine dei lavori, l'11 settembre dello stesso anno il luogo di culto fu solennemente consacrato dal vescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini.[3]

Nel 2005 l'edificio fu restaurato e parzialmente consolidato,[3] ma nel settembre del 2012, a causa di un dissesto idrogeologico che mise in serio rischio la stabilità della zona absidale, fu dichiarato inagibile e chiuso al culto,[4] fino al completamento dei lavori di rinforzo strutturale nel luglio 2024.[5]

Facciata
Facciata e lato nord

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da sei cappelle laterali, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[3]

La simmetrica facciata, interamente intonacata, è scandita verticalmente in cinque parti da sei alte lesene coronate da capitelli corinzi, a sostegno della trabeazione spezzata; al centro è posto il portale d'ingresso ad arco trilobato, delimitato da un'elaborata cornice modanata in pietra, con piedritti, capitelli a palmetta e bassorilievo a motivi fogliati in chiave di volta; più in alto si apre un ampio finestrone strombato ad arco trilobato; ai lati di quest'ultimo sono collocate all'interno di nicchie ad arco a tutto sesto le statue di quattro Santi. Nella parte superiore si apre nel mezzo un'ampia nicchia ad arco a tutto sesto contenente la statua di San Michele Arcangelo, sormontata da un'altra leggera nicchia a forma di croce lobata; la porzione centrale è delimitata da due lesene coronate da capitelli corinzi, a sostegno del frontone triangolare sommitale, con cornice arricchita da modiglioni; le quattro più basse lesene laterali, intervallate da volute, culminano in alti pinnacoli piramidali.[3]

I fianchi intonacati sono scanditi da lesene in corrispondenza delle cappelle inferiori in aggetto e da profondi pilastri a sostegno di cinque ampie arcate a sesto ribassato nella parte superiore, incorniciando nelle tre porzioni centrali altrettanti finestroni quadrati.[3]

Sul retro la bassa abside circolare è caratterizzata dalla presenza di un'apertura centrale a croce lobata e di due alti finestroni rettangolari laterali.[3]

Campanile

Il campanile, interamente rivestito in pietra, si innalza isolato a nord dell'abside; la torre a pianta quadrata è suddivisa orizzontalmente in tre ordini da cornici marcapiano, mentre gli spigoli sono arricchiti da lesene; la cella campanaria si affaccia sui quattro lati attraverso aperture ad arco a tutto sesto, affiancate da piedritti con capitelli dorici. In sommità, oltre la cornice modanata in aggetto, si eleva la lanterna a pianta ottagonale; quattro fianchi, delimitati da lesene, presentano centralmente piccole monofore ovali; a coronamento si staglia la piccola cupola in rame.[3]

All'interno l'ampia navata è coperta da volta a botte lunettata decorata con affreschi tardo-novecenteschi, tutti realizzati dal pittore pontremolese Tiziano Triani; i fianchi sono scanditi da lesene coronate da capitelli corinzi, a sostegno della trabeazione perimetrale spezzata, con cornice dipinta a festoni; ai lati si aprono attraverso ampie arcate a tutto sesto le sei cappelle, coperte anch'esse da volte a botte dipinte con cieli stellati.[3]

Il presbiterio absidato, leggermente sopraelevato e coperto da volta a botte, è preceduto dall'arco a sesto ribassato, decorato con l'affresco rappresentante al centro il Santissimo Sacramento e ai lati sei Angeli;[1] l'altare maggiore a mensa, retto da quattro colonnine tortili in marmo rosso di Verona, è arricchito da un paliotto in marmo di Carrara, ornato con motivi a foglie dorate. Sul fondo le lesene corinzie delimitano verticalmente i due ampi finestroni laterali e la lunetta centrale.[3]

La cappelle laterali di destra sono dedicate al battistero, a santa Lucia e al Sacro Cuore, mentre quelle di sinistra al confessionale, a sant'Anna e alla Madonna.[3]

  1. ^ a b Gravago e dintorni... (DOC), su www.valcenoweb.it. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Giuseppe Conti, Il castello di Gravago e le Caminate (Bardi), su www.valcenoweb.it. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m Chiesa di San Michele Arcangelo "Gravago, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 7 dicembre 2016.
  4. ^ Erika Martorana, Gravago: chiuso l'antico monastero di San Michele, in www.gazzettadiparma.it, 30 settembre 2012. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  5. ^ Gravago, si presentano i restauri alla chiesa. Concerto con i Lucky Fella, in www.ilnuovogiornale.it, 18 luglio 2024. URL consultato il 25 luglio 2024.

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